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Antichi regimi

Statuti sinodali P.V. Giorgio di Naideck (1505-1514)-ASTN, APV, Sezione Latina, c.56 n. 56-particolareIl nucleo più antico e storicamente più rilevante della documentazione conservata dall’Archivio di Stato di Trento è quella prodotta nell’arco di circa 8 secoli dal Principato Vescovile di Trento, che iniziò la sua esistenza nell’XI secolo come Contea e rimase in attività fino al 1803, anno della sua formale secolarizzazione, quando l’Austria ne ottenne il possesso e formò, insieme al principato di Bressanone, la contea principesca del Tirolo con capoluogo Innsbruck.

Il Principato Vescovile, feudo diretto dell’Imperatore, ha prodotto, oltre alle varie serie documentarie che costituiscono l’Archivio del Principale Vescovile di Trento vero e proprio, anche tutta la documentazione relativa all’amministrazione delle varie Giurisdizioni locali in cui era suddiviso il suo territorio. Di queste Giurisdizioni, che avevano tutte competenze miste, sia amministrative che giudiziarie, alcune erano amministrate direttamente dal Principe Vescovo tramite propri funzionari, i “ministeriales”, che a seconda dei luoghi e dei periodi storici presero diversi nomi quali capitano, vicario, commissario, luogotenente, pretore, cancelliere.

Altre Giurisdizioni invece vennero concesse in feudo dal Principe Vescovo a famiglie nobili del posto che se ne trasmettevano l’investitura in via ereditaria. Anche le Giurisdizioni via via acquisite dai Conti del Tirolo furono governate da funzionari, nominati però dai medesimi. Queste poi, con la riforma di Maria Teresa del 1754, furono riunite sotto la competenza dell’Ufficio circolare ai confini d’Italia con sede a Rovereto, che a sua volta faceva parte del Governo Provinciale del Tirolo con sede a Innsbruck.

Nel 1803 Francesco II decise la secolarizzazione dei principati vescovili di Trento e Bressanone, i cui territori entrarono a far parte dell’organizzazione politico-amministrativa del Tirolo. La Provincia del Tirolo, con l’istituzione del circolo di Trento, risultava suddivisa in 6 circoli.

Informazioni storiche maggiormente dettagliate si possono trovare nella Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani (op. cit.) alle pagine 668–683.